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Sono già arrivate le piantine di pomodoro nero? No, è una bugia

Data pubblicazione: 10.04.2009
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Non sono ancora in vendita le piantine di “Sun black”, il “pomodoro nero” la cui buccia contiene antiossidanti (antociani e carotenoidi), nato nell’ambito di un progetto di ricerca coordinato dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.

Se qualche commerciante le mette in vendita o ne propone l’acquisto, spaccia per “Sun Black” delle semplici piantine di pomodoro i cui frutti, una volta maturati, potranno anche assumere una coloritura leggermente più scura, tendente al marrone, ma che non possono certo fregiarsi del titolo e soprattutto delle proprietà del “Sun black”.

Questa precisazione si rende necessaria perché è stato riferito a Pierdomenico Perata, docente di fisiologia vegetale della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e coordinatore del progetto “TomAntho” da cui è nato il “Sun Black”, sviluppato insieme alle Università di Modena – Reggio Emilia, di Pisa e della Tuscia (Viterbo), che ditte di Pisa offrivano piantine di “pomodoro nero” a clienti che le richiedevano. Per ora la realtà è diversa: il “pomodoro nero” o “Sun black”, quest’ultimo marchio registrato proprio come “TomAntho”, è arrivato al secondo anno di fioritura ma è ancora inserito nel progetto di ricerca che l’ha portato alla luce e che non si è concluso.

La vendita dei semi, o addirittura dei frutti, non è stata al momento concessa a nessuna ditta, di piccole o di grandi dimensioni che sia, nonostante il fortissimo interesse dimostrato anche da parte di multinazionali.
Il “pomodoro nero” ha il pregio di contenere sia carotenoidi (colore rosso della polpa) che antociani (colore viola/nero della buccia). Raramente antociani e carotenoidi, entrambi antiossidanti, si trovano nello stesso frutto. Nel SunBlack abbiamo quindi un cocktail di antiossidanti utili per contrastare il processo di invecchiamento. Inoltre, il “pomodoro nero” non è geneticamente modificato.